venerdì 5 aprile 2013

ELOGIO DEL LECCACULO





Leccaculo: trattasi di persona viscida che si comporta in modo estremamente servizievole per ottenere aiuti particolari da parte di qualcuno.
ODIO I LECCACULO OPPORTUNISTI, SEMPRE PRONTI A SCHIERARSI CON IL PIU' FORTE...
Il sostantivo leccaculo è composto dal verbo leccare (toccare più volte qualcuno o qualcosa con la lingua),  e dal sostantivo culo, parte del corpo che si trova tra le natiche.
Sempre il sostantivo leccaculo ha vari sinonimi tra cui arruffianarsi  e piaggiare cioè adulare qualcuno per un preciso motivo.
Leccaculo, come abbiamo visto, è un sostantivo che ha vari sinonimi ma nessun contrario, segno che nemmeno a parole è possibile individuare una persone completamente immune al virus.
Il leccaculo non deve essere confuso con il servile che è una persona vile che adula pur sapendo che non otterrà nulla in cambio.
Il bastian contrario non è il contrario di leccaculo bensì il contrario di servile, bastian contraria è la persona che per timore di apparire servile prova sempre ad opporsi ad ogni idea che non nasce dalla propria materia grigia.  La materia grigia di un bastian contrario è così contorta che non appena si distrae si dichiara contro ciò che lui stesso ha proposto. E’, in fondo, uno che ha paura di scoprire i propri sentimenti. 
Appartiene alla categoria di quelli che non li fotti e non li convinci.
I potenti o semplicemente chi ha un certo potere su qualcuno, è più esaltato dalla percezione dell’atteggiamento adulatorio dei cortigiani che dalla stima degli stessi cortigiani.
Ovunque vi sia una gerarchia, gli uomini cercano di scalarla con tecniche, atteggiamenti e strategie più o meno scorrette.   Tra queste l’adulazione è infallibilmente vincente.    
Più che i forti e gli arroganti, l’evoluzione ha favorito i servili e gli ipocriti.
Chi ha potere sembra dire al cortigiano:  “Mentimi, e prometto di crederti”.
Nelle attuali società rigidamente bloccate il “comportamento opportunistico” delle “lingue di miele” vive il suo trionfo e l’arte del lecchinaggio ha raggiunto una smisurata diffusione e vette inarrivabili.
E’ naturale, quindi, che il lecchinaggio, gratificando chi lo riceve, renda sempre meglio accetto chi lo effettua, garantendogli favori e vantaggi.
Sembra che l’adulazione provocherebbe, in chi la riceve ed in chi la effettua, l’aumento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che provoca una reazione piacevole ed euforizzante.
Da sempre il leccaculo è stato deriso ma anche invidiato ed addirittura su youtube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=rvtdmw2DtIc   
si trova un filmato con il manuale del perfetto leccaculo.
In questo manuale si afferma che i leccaculo sono persone che attraverso questa abilità riescono ad ottenere sempre ciò che vogliono.
Dunque, il manuale vuole essere di aiuto a chi desidera apprendere come lusingare una persona senza farsi scoprire.
Dice ancora, il manuale, che esistono dei comportamenti ad hoc per raggiungere l’obiettivo.
La pazienza è una delle virtù del leccaculo, che a volte deve lavorare sulla distanza, non deve assolutamente  desistere, anche se è disturbato da altri concorrenti.
Il leccaculo è lungimirante: guarda lontano, lecca oggi per incassare domani.

Regole:
  1.        adulate la gente alle spalle così non vi sospetteranno di piaggeria;
  2.        non fate mai gli stessi elogi a persone diverse;
  3.        siate piuttosto specifici nei complimenti;
  4.        dimenticate i complimenti che vanno bene per tutte le occasioni (es.  sei il migliore!);
  5.        usate dei paragoni (dite a tizio che è migliore di Caio, il confronto fa sempre piacere e fa sembrare il   complimento attinente alla realtà, così come invidiamo l’erba del vicino, ci lusinga sapere che c’è chi ci considera migliore di lui);
  6.       aggiungete al dolce della lusinga un poco di amaro, inserite qualche piccola, mi raccomando insignificante, critica in mezzo ai grandi elogi;
  7.       siate un po’ stravaganti se adulate qualcuno abituato alle lusinghe, cercate di complimentarlo con qualche cosa di indiretto;
  8.       individuate una debolezza del potente da lodare e lodate sperticatamente la virtù complementare  (es.: elogiate un taccagno per la sua generosità e  fate notare alla donna superba i suoi sprazzi di umiltà) ;
  9.        non siate mai sinceri quando vi si chiede di esserlo, chi ve lo chiede vuole dei complimenti e non la franchezza;
  10.    un sostegno amichevole vale sempre più della sincerità  poiché in certe occasioni anche la più piccola critica può essere interpretata come un’aspra censura.

Comunque, nella vita chi proprio non riesce ad essere un leccaculo si trovi qualche altra cosa da leccare.

Sempre da youtube http://www.youtube.com/watch?v=o6wm29VP5pg  possiamo ancora trovare:
il leccaculismo bestialistico materialistico pratico,  che è una prassi sempre molto diffusa cui si dedica una folta schiera di sbavanti mezzecalzette; donnette e ominidi inclini al baciastivali.
Costoro, privi di qualsiasi decente dote per emergere, si rifugiano in quella che è diventata una vera e propria disciplina di vita: la leccata.
La leccata è un’arte; c’è chi la dispensa così frequentemente da acquisirne una padronanza assoluta.
Tale sopraffina tecnica si sviluppa e si impone nel nostro sistema sociale sempre più gerarchizzato e burocratizzato.
Per piacere agli altri, per far carriera devi evitare di essere sincero, devi sottrarti dal dire ciò che pensi.
Meglio adulare, incensare, ossequiare, lodare, lusingare.
Ci sono diverse categorie di lecchini, si va dalla “lecchina lungimirante” , che slingua oggi per incassare domani, allo “slinguatore erga omnes” che sbava su chiunque lasciando la sua fetida saliva in ogni dove.
Ci sono poi quelli che agiscono per terze persone: i ruffiani, i lenoni, i prosseneti.
C’è inoltre la signorina starnazzate, la segretaria che decanta la bellezza della orrenda cravatta del capo ed è sempre pronta a portargli il caffè. Costei più che a leccar culi è incline a …………………………..

Il leccaculismo fa molti proseliti anche in quei loculi istituzionali che sono gli uffici pubblici.

L’impiegatuccio si arruffiana per una vita intera al fine di diventare qualcuno senza tenere conto che in realtà diventa solo qualcosa.
Per lui è normale baciar deretani a ripetizione pur di raggiungere un traguardo da decantare alla mogliettina insipida o il maritino fedifrago oppure sventolare il frutto delle leccate in faccia al collega della stanza accanto.
Il peggiore di tutti è il tipo servile che possiamo definire “leccaculo a prescindere” cioè colui che pur non avendo nulla da chiedere e da ottenere, lecca perché non si può mai sapere.
Nello stesso girone troviamo:
·         il “leccaculo giuridico” che è colui che si impegna a cercar norme o ad inventarne per ottenere il riconoscimento del potente;
·         il “leccaculo Collodiano” dove un giorno è travestito da gatto ed il giorno seguente da volpe, ma sempre con la lingua a penzoloni;
·         il “leccaculo etico” che, per darsi un tono, traveste di senso civico le proprie leccate.

L’allisciamento del prossimo, di colui che ti può servire, che ti può favorire non è una forma spontanea, bensì un calcolato metodo che esalta l’ipocrisia ed il servilismo.
È inquietante notare come l’homo lecchinus non abbia pudore di ridurre volutamente la propria dimensione morale.   
Se ci guardiamo intorno il mondo è governato da potenti che a loro volta sono da considerare ex leccaculo anzi sembra che ormai vige “l’etica del leccaculo”, una sorta di nuovo insieme di costumi che fanno rientrare nella normalità comportamenti censurabili, anzi  e proprio chi non gli riesce la leccata che viene visto come un immorale fuorilegge.
Cosa faremmo e come sarebbe triste la vita senza i leccaculo, essi sono una delle leve energetiche  importanti, si travestono, si erudiscono, si danno un tono e chiamano sana competizione la sfrenata corsa a chi lecca di più.
Ormai è così difficile distinguere i leccaculo dai non leccaculo, ciascun individuo, per lo meno una volta nella vita, dovrebbe fare una sorta di esame di coscienza e se sulla sua lingua non trova vecchi peli di culo e bene che si dia una regolata.
 Perché?
Perché non è mai troppo tardi.


4 commenti:

  1. Risposte
    1. e se qualcuno volesse solo essere positivo, vedere il lato positivo? alle volte essere irruento e aggressivo nel dire la propria idea non funziona, alle volte si cerca solo di capire l'altra persona senza pensare di essere migliori e quindi si tentano vie di comunicazione differenti rispetto all'essere diretti (spesso aggressivi) ma si attende il momento giusto per parlare con educazione del proprio punto di vista. cosa spesso considerata e fraintesa come "atteggiamento da leccaculo"... quando in realtà è diplomazia. una parola che non si usa più da un bel pò.

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  2. Evviva. Un commento dopo tre anni di assoluto silenzio web.
    Voglio essere positivo, pur essendo un irruento.
    Leccaculo non si diventa, nonostante gli studi e le frequentazioni. Leccaculo si nasce. A mio avviso non è un problema di vie di comunicazione differenti è una questione di dna. La prossima volta che nascerò mi sarò alla ricerca genetica, sono sicuro che la leccaculagine è nei geni. La diplomazia è un'altra cosa. Sono diplomatici il Conte zio ed il Padre Provinciale che nelle pagine dei Promessi Sposi danno vita ad un singolar tenzone a colpi di rispettose punzecchiature. L'atteggiamento di un leccaculo non si fraintende si percepisce. Io lo percepisco con fastidio anche se in molti casi devo fare buon viso a cattivo gioco.

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  3. I falsi, i leccaculo e gli infami, fosse per me li metterei sulla forca!

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