Sembra che il numero di dipendenti pubblici (insegnanti, militari, ministeriali, enti
locali, sanità ed altri) sia di circa 3.500.000 persone.
Ovviamente non parlo del ruolo dirigenziale già pingue e ben
pagato.
Se, e sottolineo il se, il governo decidesse di dare 100€ al
mese di aumento, dopo quattro anni di blocco degli stipendi, avremmo una spesa totale di 4.550.000.000,00€
(quattro miliardi e mezzo).
A questa somma dovremmo aggiungere circa il 23% di oneri
previdenziali a carico dello Stato mentre un 8,9% sarebbe a carico del dipendente.
I signori del bilancio dello Stato direbbero che il costo
totale dell’operazione è di € 5.596.500.000,00 (oltre cinque miliardi e mezzo
di euro)
È così?
Gli oneri previdenziali a carico dello Stato, oltre un
miliardo di euro, sono una sorta di partita di giro, escono dalle casse dello
Stato ed entrano in quelle dell’asfittica INPS che comunque vada deve ricevere
liquidità.
Sempre all’INPS andrebbero i 405 milioni di euro detratti al dipendente in
busta paga.
Calcolando un’IRPEF media del 30% lo Stato tratterrebbe
direttamente in busta paga (per i dipendenti pubblici e privati è così, l’IRPEF
nemmeno la vedi) un miliardo e 365
milioni di euro.
In pratica degli oltre 5 miliardi e mezzo iniziali ne
restano da pagare realmente 2 miliardi e 780 milioni, molto meno della metà.
Soldi che, data la situazione, non rimarranno nelle tasche
dei “fannulloni” italiani ma verranno spesi, pagando per ciò che si acquista
un’IVA del 21%: altri 584 milioni che ritornano allo Stato.
Restano circa 2 miliardi e 200 milioni nelle tasche dei
dipendenti pubblici e rappresenteranno un poco di ossigeno per commercianti,
artigiani ed i pochi piccoli imprenditori che sono rimasti in Italia.
Come reperire le fonti di entrata?
I cittadini italiani posseggono 10 milioni di armi tra
pistole, fucili ed altro, vedi la Repubblica del 31 maggio 2013.
Tassiamo il possesso dell’automobile, il possesso del
televisore ma non tassiamo il possesso delle armi.
Una tassa di 100€ all’anno consentirebbe un’entrata di un
miliardo di euro.
In Italia vi sono anche numerosissime reti televisive, tra
digitale terrestre e satellitare, prendiamo ad esempio le 200 TV più grandi ed
ipotizziamo che ognuna trasmette 300 spot pubblicitari al giorno (in realtà
sono di più) e tassiamo di 50€ ogni spot, avremmo un’entrata di un miliardo e
100 milioni.
Sommando la tassa sulle armi e quella sugli spot avremmo
finanziato il rinnovo dei contratti ai dipendenti pubblici.
Artigiani e commercianti farebbero ponti d’oro ad una
soluzione di questo tipo.
Inoltre, per migliorare le entrate dello Stato, si potrebbe
portare al 25% l’aliquota dell’IVA sui prodotti di lusso: gioielli e monili,
barche, auto di grossa cilindrata, quadri d’autore, ecc..
Tanto per dare alla vecchia classe media l’impressione che
c’è uno Stato che vuole riparare agli ultimi venti anni di gestione folle e
sfrenatamente tesa all’ingrasso delle vacche già grasse.
Chi sarebbe certamente contrario?
Sicuramente parte del mondo imprenditoriale che dalla
competizione globale sta uscendo con le ossa rotte.
Anche nel mondo imprenditoriale ci sono i fannulloni e gli
incompetenti. O no?
Anche nel mondo imprenditoriale ci sono quelli che vivono di
soli contributi statali.
Problema insormontabile: ogni miglioramento contrattuale dei
pubblici dipendenti si porta dietro, a cascata, il rinnovo del contratto dei
metalmeccanici e delle altre categorie di dipendenti privati.
L’industria delle armi sarebbe incazzatissima ed è una lobby
di tutto riguardo.
I giornali finanziati da imprenditori ed armaioli
tuonerebbero contro quest’affronto dei politici che, tra l’altro, hanno al
libro paga.
Comincerebbero col dire, tramite giornali e trasmissioni
televisive, che in Italia ci sono troppi
dipendenti pubblici.
Cosa non vera: nel
nostro Paese si contano 58 impiegati nella Pubblica amministrazione ogni mille
abitanti, il livello della Germania è 54, in Svezia sono 135. “ Il Sole 24 Ore
- leggi su http://24o.it/LVwkD “
La ripresa, secondo l’imprenditoria italiana, si finanzia
non dando forza alla domanda ma dando danaro direttamente alle imprese, questo vorrebbe dire altri capitali all’estero
e nuova evasione fiscale.
Se si finanzia l’impresa si è liberali, se si rinnova il
contratto di lavoro ai dipendenti pubblici e privati si è comunisti ed i
comunisti si sa mangiano i bambini, meglio evitare nuove stragi di innocenti.
giuseppe
vella
Egregio Dott. Vella, complimenti, bellissima analisi.
RispondiEliminaSaluti
Antonio