Leccaculo: trattasi di persona viscida che si comporta in modo
estremamente servizievole per ottenere aiuti particolari da parte di qualcuno.
Il sostantivo leccaculo è composto dal
verbo leccare (toccare più volte qualcuno o qualcosa
con la lingua), e dal sostantivo culo, parte del corpo che si
trova tra le natiche.
Sempre il sostantivo leccaculo ha vari
sinonimi tra cui arruffianarsi e
piaggiare cioè adulare qualcuno per un preciso motivo.
Leccaculo, come abbiamo visto, è un
sostantivo che ha vari sinonimi ma nessun contrario, segno che nemmeno a parole
è possibile individuare una persone completamente immune al virus.
Il leccaculo non deve essere confuso con
il servile che è una persona vile
che adula pur sapendo che non otterrà nulla in cambio.
Il
bastian contrario non è il contrario di leccaculo bensì il contrario di
servile, bastian contraria è la persona che per timore di apparire servile
prova sempre ad opporsi ad ogni idea che non nasce dalla propria materia
grigia. La materia grigia di un bastian
contrario è così contorta che non appena si distrae si dichiara contro ciò che
lui stesso ha proposto. E’, in fondo, uno che ha paura di scoprire i propri
sentimenti.
Appartiene alla categoria di quelli che non li fotti e non li
convinci.
I potenti o semplicemente chi ha un
certo potere su qualcuno, è più esaltato dalla percezione dell’atteggiamento adulatorio
dei cortigiani che dalla stima degli stessi cortigiani.
Ovunque vi sia
una gerarchia, gli uomini cercano di scalarla con tecniche, atteggiamenti e
strategie più o meno scorrette. Tra queste l’adulazione è infallibilmente
vincente.
Più che i
forti e gli arroganti, l’evoluzione ha favorito i servili e gli ipocriti.
Chi ha potere
sembra dire al cortigiano: “Mentimi, e
prometto di crederti”.
Nelle attuali società rigidamente
bloccate il “comportamento opportunistico” delle “lingue di miele” vive il suo
trionfo e l’arte del lecchinaggio ha raggiunto una smisurata diffusione e vette
inarrivabili.
E’ naturale,
quindi, che il lecchinaggio, gratificando chi lo riceve, renda sempre meglio
accetto chi lo effettua, garantendogli favori e vantaggi.
Sembra che l’adulazione
provocherebbe, in chi la riceve ed in chi la effettua, l’aumento dei livelli di
serotonina, un neurotrasmettitore che provoca una reazione piacevole ed
euforizzante.
Da sempre il leccaculo è stato deriso ma
anche invidiato ed addirittura su youtube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=rvtdmw2DtIc
si trova un filmato con il manuale del
perfetto leccaculo.
In questo manuale si afferma che i
leccaculo sono persone che attraverso questa abilità riescono ad ottenere
sempre ciò che vogliono.
Dunque, il manuale vuole essere di aiuto
a chi desidera apprendere come lusingare una persona senza farsi scoprire.
Dice ancora, il manuale, che esistono
dei comportamenti ad hoc per raggiungere l’obiettivo.
La pazienza è una delle virtù del
leccaculo, che a volte deve lavorare sulla distanza, non deve assolutamente desistere, anche se è disturbato da altri
concorrenti.
Il leccaculo è lungimirante:
guarda lontano, lecca oggi per incassare domani.
Regole:
- adulate la gente alle spalle così non vi sospetteranno di piaggeria;
- non fate mai gli stessi elogi a persone diverse;
- siate piuttosto specifici nei complimenti;
- dimenticate i complimenti che vanno bene per tutte le occasioni (es. sei il migliore!);
- usate dei paragoni (dite a tizio che è migliore di Caio, il confronto fa sempre piacere e fa sembrare il complimento attinente alla realtà, così come invidiamo l’erba del vicino, ci lusinga sapere che c’è chi ci considera migliore di lui);
- aggiungete al dolce della lusinga un poco di amaro, inserite qualche piccola, mi raccomando insignificante, critica in mezzo ai grandi elogi;
- siate un po’ stravaganti se adulate qualcuno abituato alle lusinghe, cercate di complimentarlo con qualche cosa di indiretto;
- individuate una debolezza del potente da lodare e lodate sperticatamente la virtù complementare (es.: elogiate un taccagno per la sua generosità e fate notare alla donna superba i suoi sprazzi di umiltà) ;
- non siate mai sinceri quando vi si chiede di esserlo, chi ve lo chiede vuole dei complimenti e non la franchezza;
- un sostegno amichevole vale sempre più della sincerità poiché in certe occasioni anche la più piccola critica può essere interpretata come un’aspra censura.
Comunque, nella vita chi proprio non
riesce ad essere un leccaculo si trovi qualche altra cosa da leccare.
Sempre da youtube http://www.youtube.com/watch?v=o6wm29VP5pg possiamo ancora trovare:
il leccaculismo
bestialistico materialistico pratico, che è una prassi sempre molto diffusa cui si
dedica una folta schiera di sbavanti mezzecalzette; donnette e ominidi inclini
al baciastivali.
Costoro, privi di qualsiasi decente dote
per emergere, si rifugiano in quella che è diventata una vera e propria
disciplina di vita: la leccata.
La leccata è un’arte; c’è chi la
dispensa così frequentemente da acquisirne una padronanza assoluta.
Tale sopraffina tecnica si sviluppa e si
impone nel nostro sistema sociale sempre più gerarchizzato e burocratizzato.
Per piacere agli altri, per far carriera
devi evitare di essere sincero, devi sottrarti dal dire ciò che pensi.
Meglio adulare, incensare, ossequiare,
lodare, lusingare.
Ci sono diverse categorie di lecchini, si
va dalla “lecchina lungimirante” ,
che slingua oggi per incassare domani, allo “slinguatore erga omnes” che sbava su chiunque lasciando la sua
fetida saliva in ogni dove.
Ci sono poi quelli che agiscono per
terze persone: i ruffiani, i lenoni, i prosseneti.
C’è inoltre la signorina starnazzate, la
segretaria che decanta la bellezza della orrenda cravatta del capo ed è sempre
pronta a portargli il caffè. Costei più che a leccar culi è incline a
…………………………..
Il
leccaculismo fa molti proseliti anche in quei loculi istituzionali che sono gli
uffici pubblici.
L’impiegatuccio si arruffiana per una
vita intera al fine di diventare qualcuno senza tenere conto che in realtà
diventa solo qualcosa.
Per lui è normale baciar deretani a
ripetizione pur di raggiungere un traguardo da decantare alla mogliettina
insipida o il maritino fedifrago oppure sventolare il frutto delle leccate in
faccia al collega della stanza accanto.
Il peggiore di tutti è il tipo servile
che possiamo definire “leccaculo a
prescindere” cioè colui che pur non avendo nulla da chiedere e da ottenere,
lecca perché non si può mai sapere.
Nello stesso girone troviamo:
·
il “leccaculo
giuridico” che è colui che si impegna a cercar norme o ad inventarne per
ottenere il riconoscimento del potente;
·
il “leccaculo
Collodiano” dove un giorno è travestito da gatto ed il giorno seguente da
volpe, ma sempre con la lingua a penzoloni;
·
il “leccaculo
etico” che, per darsi un tono, traveste di senso civico le proprie leccate.
L’allisciamento del prossimo, di colui
che ti può servire, che ti può favorire non è una forma spontanea, bensì un
calcolato metodo che esalta l’ipocrisia ed il servilismo.
È inquietante notare come l’homo
lecchinus non abbia pudore di ridurre volutamente la propria dimensione morale.
Se ci guardiamo intorno il mondo è
governato da potenti che a loro volta sono da considerare ex leccaculo anzi
sembra che ormai vige “l’etica del
leccaculo”, una sorta di nuovo
insieme di costumi che fanno rientrare nella normalità comportamenti
censurabili, anzi e proprio chi non gli
riesce la leccata che viene visto come un immorale fuorilegge.
Cosa faremmo e come sarebbe triste la
vita senza i leccaculo, essi sono una delle leve energetiche importanti, si travestono, si erudiscono, si
danno un tono e chiamano sana competizione la sfrenata corsa a chi lecca di
più.
Ormai è così difficile distinguere i
leccaculo dai non leccaculo, ciascun individuo, per lo meno una volta nella
vita, dovrebbe fare una sorta di esame di coscienza e se sulla sua lingua non
trova vecchi peli di culo e bene che si dia una regolata.
Perché?
Perché non è mai troppo tardi.
e se qualcuno volesse solo essere positivo, vedere il lato positivo? alle volte essere irruento e aggressivo nel dire la propria idea non funziona, alle volte si cerca solo di capire l'altra persona senza pensare di essere migliori e quindi si tentano vie di comunicazione differenti rispetto all'essere diretti (spesso aggressivi) ma si attende il momento giusto per parlare con educazione del proprio punto di vista. cosa spesso considerata e fraintesa come "atteggiamento da leccaculo"... quando in realtà è diplomazia. una parola che non si usa più da un bel pò.
EliminaEvviva. Un commento dopo tre anni di assoluto silenzio web.
RispondiEliminaVoglio essere positivo, pur essendo un irruento.
Leccaculo non si diventa, nonostante gli studi e le frequentazioni. Leccaculo si nasce. A mio avviso non è un problema di vie di comunicazione differenti è una questione di dna. La prossima volta che nascerò mi sarò alla ricerca genetica, sono sicuro che la leccaculagine è nei geni. La diplomazia è un'altra cosa. Sono diplomatici il Conte zio ed il Padre Provinciale che nelle pagine dei Promessi Sposi danno vita ad un singolar tenzone a colpi di rispettose punzecchiature. L'atteggiamento di un leccaculo non si fraintende si percepisce. Io lo percepisco con fastidio anche se in molti casi devo fare buon viso a cattivo gioco.
I falsi, i leccaculo e gli infami, fosse per me li metterei sulla forca!
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